
DIPENDENZA
DA FARMACI

La dipendenza da farmaci
è un problema in crescita che richiede un approccio terapeutico mirato
e multidimensionale.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento della dipendenza, grazie alla sua capacità di affrontare i pensieri e i comportamenti disfunzionali che alimentano l'uso di sostanze.
Lo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale lavora con il paziente per
identificare e modificare i pensieri negativi e le convinzioni errate
che possono contribuire alla dipendenza.
Ad esempio, un paziente
potrebbe credere che l’uso di farmaci sia l'unico modo per gestire lo
stress o l'ansia.
Il terapeuta aiuta il paziente a riconoscere questi schemi di pensiero e a sostituirli con convinzioni più adattive, dimostrando che esistono strategie alternative per affrontare le emozioni e le situazioni difficili.
Un altro aspetto chiave del lavoro del terapeuta è l'identificazione
dei fattori scatenanti che portano il paziente a fare uso di farmaci.
Attraverso tecniche come l'auto-monitoraggio, il paziente impara a riconoscere situazioni,
emozioni o pensieri che accompagnano l'assunzione di farmaci.
Questa consapevolezza è fondamentale perché permette di sviluppare strategie per affrontare questi fattori scatenanti in modo costruttivo.
Il terapeuta applica anche tecniche comportamentali, come l'esposizione
graduale a situazioni temute, per aiutare il paziente a ridurre l'ansia
e il desiderio di utilizzare farmaci.
Questa esposizione controllata permette di affrontare le paure in un ambiente sicuro, facilitando l'acquisizione di nuove abilità di coping.
La CBT si concentra anche sullo sviluppo di abilità di coping efficaci.
I pazienti apprendono tecniche per gestire lo stress, come la
respirazione profonda, la meditazione e altre forme di rilassamento.
Queste abilità consentono di affrontare le difficoltà quotidiane senza ricorrere ai farmaci.
Inoltre, il terapeuta incoraggia il paziente a costruire una rete di supporto sociale, fondamentale per il recupero.
Il lavoro dello psicoterapeuta non si limita alla modifica dei pensieri e dei comportamenti.
È essenziale monitorare i progressi del paziente
nel tempo.
Attraverso sessioni regolari, il terapeuta valuta
l'efficacia del trattamento e apporta eventuali modifiche necessarie.
Questo processo di feedback continua a motivare il paziente e a rafforzare la propria determinazione nel percorso di recupero.
In conclusione, lo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale gioca un
ruolo cruciale nel trattamento della dipendenza da farmaci.
Attraverso
un approccio strutturato e pratico, i pazienti imparano a riconoscere e
modificare i pensieri disfunzionali, affrontare i fattori scatenanti e
sviluppare abilità di coping efficaci.
La CBT fornisce quindi strumenti
concreti per affrontare la dipendenza e promuovere un recupero
duraturo, consentendo ai pazienti di riconquistare la propria vita (
per approfondire manda un
messaggio whatsapp allo psicoterapeuta Gianni Lanari tel.
3473157728 ).
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PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA
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